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Sagarana IL TARZAN DELLE SPEZIE


Andrea Bocconi


IL TARZAN DELLE SPEZIE



 

I portoghesi sbarcarono a Goa agli ordini di Vasco da Gama con il preciso intento di accaparrarsi tutto il fiorente commercio delle spezie. E se le spezie non fanno più aggio sull’oro, sono comunque ancora oggi una grande risorsa.
 Andiamo a visitare una piantagione, gita educativa e ammazzatempo. Il giro è interessante, cerco di immagazzinare nomi e immagini di piante, sottolineo la relazione tra i sapori della cucina e quello che i bambini stanno vedendo per la prima volta all’origine. Sono educatamente disinteressati. Ci muoviamo in gruppo, guidati da un ragazzo che si gode la sua mezz’ora da protagonista. Poi il colpo di teatro: un uomo magro si arrampica velocissimo su una palm, ma in questo non c’è niente di speciale, lo fanno tutti i ragazzini. In pochi secondi arriva in cima, almeno a venti metyri dal suolo. E lì comincia il vero numero: comincia a scuotere la palma con forza, facendola oscillare paurosamente. Usandola come una fionda si scaglia dalla cima verso la palma più vicina, a circa due metri: un lungo oooh accompagna l’impresa, sorprendente anche per gli indiani. Poi in un attimo è a terra, tipo pompiere giù dalla pertica, a prendersi gli applausi.
 “Tarzan” commenta Tommaso. mi chiedo quante volte al giorno l’uomo magro fa questo numero, mi chiedo se è il primo a farlo oppure se ogni tanto debbano sostituire l’acrobata.
 Il numero successivo del programma è un’iniziazione, si passa uno a uno sotto un arco di foglie e ci versano acqua gelida nella schiena da una ciotola di cocco. Nessuno si ribella, anzi, come i bambini vogliamo provare l’ebrezza anche noi.
 
Martina
 Dopo siamo andati al giardino delle spezie e abbiamo mangiato “strane cose” su delle foglie enormi usate come piatti! Abbiamo fatto il tour guidato con un gruppo di altre persone e alla fine un omino si è arrampicato in cima ad una palma e l’ha fatta oscillare e poi tipo una scimmia è passata da una all’altra ed è risceso!
 
Mangiamo sulla foglia di banano, e anche questa è una piacevole sorpresa: così non ci sono piatti da lavare, osserva Martina.
 Non si sta male, la piantagione è bella e imparare qualcosa sulle spezie è sempre piacevole, anche se dimenticherò tutto il giorno dopo. Perlomeno siamo solo con turisti indiani, famigliole con mamme grasse, papà con la macchina fotografica e figli con gli occhiali. La nuova borghesia fa come la vecchia, nessuno sta in fila, si sgomita in modo infido al buffet. Tengo la posizione con un abile ostruzionismo, senza mai guardare in faccia la matrona che cerca di aggirarmi. Lo faccio per me, per la mia famiglia, e in fondo anche per la patria. Italia India uno a zero.






Tratto da India formato famiglia, Guanda editori”, Parma, 2011.




Andrea Bocconi


Andrea Bocconi Lucca, 1950. Viaggiare e non partire, Il giro del mondo in aspettativa, la tartaruga di Gauguin, Di buon passo, In viaggio con l'asino ( con C. Visentin), India formato famiglia per Guanda. Il Monaco di vetro ( Grande vetro/Jacabook); Il Matto e il Mondo ( con P. Lacerna, Nomina ed.) Tre storie d'amore di diversa lunghezza: La mente oltre la mente ( Zonafranca); Radiopensieri ( Trasciatti )





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