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Sagarana OMBRETTO E CENERE


Hasan Atiya Al-Nassar


OMBRETTO E CENERE



 

Il filo argentato ha superato
l'età nella testa
ha portato città, fiumi, villaggi, acque secche
dormono sotto la testa.
E tutto è così
tra le città belle e le città distrutte
Ho sognato
per esser patria tua e mia
ma tu hai trovato città senza terra
piantagioni senza contadino
ma io sogno per esser terra e terreno
nei miei sogni e tuoi sogni
anni sono passati nella mia testa
filo di argento
tu sei il mio bel campo
perché
ho chiuso gli occhi per vederti
nella malinconia lieta.
Ho chiuso gli occhi per non
veder contadini nudi senza terra.
Ho chiuso gli occhi per non vedere
i pescatori quando non cantano l'acqua
quante volte ho chiuso gli occhi per non vedere
una palma sotto la quale dormono
i pastori feriti senza stanchezza
io sono stanco senza stanchezza
io sono estraneo con le donne che
mi hanno amato
sono estraneo
sono estraneo con me stesso
estraneo se sogno
estraneo se mi sveglio
il cielo vasto
la terra senza confini
tu sei il cielo senza terra, e le tue
stelle sono d'argento
e il filo argentato cresce ancora nella mia testa
straniero è nella terra felice
ma quante volte ho chiuso i miei occhi per vederti vicino
ma tu sei tu
io son io
fili di argento per i miei capelli
e nessuno mi vede
questo per me resta
 
Firenze, 2008




Hasan Atiya Al-Nassar

Hasan Atiya Al-Nassar è nato nel 1954 a Dicar, Iraq. A Baghdad ha pubblicato le sue prime opere di narrativa e poesia, collaborando come giornalista a varie riviste. Attualmente è membro del comitato di consulenza della rivista "Al Mefiyon" (Esuli) pubblicata in Libano. Da molti anni in esilio, vive a Firenze, dove si è laureato in Storia dei Paesi Islamici presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, laurea dopo la quale ha conseguito un dottorato di ricerca presso l'Istituto Orientale dell'Università di Napoli. È membro della "Lega degli Scrittori, Giornalisti e Artisti democratici Iracheni", per la quale ha pubblicato il volume di racconti in lingua araba Il massacro delle oche selvatiche (Firenze 1986). È collaboratore della rivista "Testimonianze" e redattore della rivista di poesia comparata "Semicerchio", per cui cura la sezione di poesia araba. Suoi testi in italiano sono usciti sulle riviste "Eleusis", "Varia", "D.E.A", "Plurale", nel Quaderno Mediorientale I della collana "Cittadini della poesia" (Loggia de' Lanzi 1998) e nelle antologie Ai confini del verso. Poesia della migrazione in italiano (Le Lettere 2006) e Nuovo Planetario italiano (Città aperta 2006). Ha inoltre pubblicato Letteratura dell'esilio: il caso iracheno<(em> (CUSL, Milano 1996), e le raccolte poetiche Poesie dell'esilio (D.E.A, 1991), Immigrati siamo tutti (D.E.A 2000, collana "Geografia sommersa", a.c. del Prof. P.Baldelli).





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