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Sagarana UN POSTO IN CUI NON SONO MAI STATO


Quest’anno segna il 37esimo anniversario dall’assassinio di Malcom X, vi offro questo appunto come contributo.


Louis Reyes Rivera


UN POSTO IN CUI NON SONO MAI STATO



 

Tu c’eri? Ci sei mai stato?
In un posto in cui non sei mai stato ma sai di esserci stato prima
Eppure non ci sei mai stato
Io ci sono stato
In un posto dove sapevo di essere stato eppure non ci ero mai stato
Mi ci ero trovato
in un pomeriggio di Harlem pieno di sole, io c’ero
E tu? In una sala da ballo,
in un angolo raggiante e luccicante,
in una sala da ballo al tramonto di un giorno pieno di sole?
L’hai sentita quella splendente sala piena di energia selvaggia
L’hai sentita gridare la pallottola?
Hai visto l’uomo cadere? In un’avvenente, luminosa domenica?
In un luminoso avvenente scompiglio per strada… ce l’hai qualche spiccio?… un tozzo di pane
Amico del cuore, fratello, in una domenica assolata di Harlem, c’eri tu?
Hai visto la pallottola che ha urlato? Hai visto l’uomo cadere?
Io c’ero.
In una folla di orgoglio e di tradimento
In una sala di tipi in gamba, piena di malfattori e patrioti 
In una folla di orgoglio e tradimento dove cicatrici impaurite
si scansavano su urli di paura… si piegavano su fronti aggrottate di paura
Si chinavano perché avevano sentito l’urlo della pallottola
SCANSATI!
Perché avevano sentito il motivo per cui urlava la pallottola. SCANSATI!
Mentre l’uomo mostrava i segni dei ceppi che si era lasciato dietro
Mentre la sua schiena alta s’inarcava spezzando i ceppi che si era lasciato dietro
Ho sentito la pallottola gridare
NOOO! NON IO!
Ho visto l’uomo cadere in un posto dove non sono mai stato, ma dove devo esserci stato prima
Ho visto l’uomo cadere. E tu?
Hai mai.. hai mai cercato di essere in un posto dove non potevi mai esserci stato
ma dovevi comunque esserci il ventunesimo giorno del secondo mese
In una sala doppia , dove si ballava, si saltava sul pavimento della sala da ballo
Hai sentito?
Hai sentito lo sgorgare di pozze di sangue che sgorgavano dal podio
Hai sentito il cane del fucile che s’alzava, il braccio che si tirava indietro, la pistola ondulare…
Hai sentito le pallottole volare, hai sentito la conoscenza scorrere?
 
Hai sentito i piedi della sua donna? Hai sentito la sua donna?
Hai visto i piedi della sua donna?
Hai visto la sua donna, salire e superare, salire e superare
le facce e le file di facce chinate?
Hai sentito la supplica della sua donna QUELLO E’ MIO MARITO! QUELLO E’ MIO MARITO!
C’eri tu?
Ci sei andato? Sei andato a sentire in ogni sua parola una poesia
L’hai sentita la poesia in ogni sua parola? L’hai sentita la poesia? C’eri?
Hai nutrito quella caverna vuota dei timpani affamati?
Hai nutrito la tomba vuota dei timpani affamati?
La sentita la sua canzone? L’hai sentito cantare?
Io c’ero… in un posto in cui non avrei potuto esserci
Ho visto le lacrime della pallottola strappare… c’ero in quel posto dove non sarei mai potuto esserci
 
Ho visto la pallottola tremare la solitaria pallottola tremare e spingere
Tremare e frantumare la montatura degli occhiali della pace di un uomo forte
Ho sentito la pallottola gridare PERCHE’ IO? PERCHE’ IO? NON FATEMELO FARE!
Non fatemi prendere la mira contro il coraggio. Ho sentito gridare la pallottola prendere la mira contro il coraggio
Ho sentito gridare la pallottola… E tu?
E tu? L’hai sentita?
L’hai sentita? C’eri?
C’ERI? Eri lì a capovolgere sedie, trovare un posto per nasconderti, niente per proteggersi
Eri lì a capovolgere sedie e a non trovare protezione? Eri lì a capovolgere sedie
mentre l’uomo cadeva e la pallottola saltava mentre l’uomo cadeva e la pallottola scongiurava
mentre l’uomo cadeva e la pallottola frantumava e la pallottola frantumava, frantumava
frantumava l’angolo pal…pal…palpitante del cuore di un popolo
che urlava capovolgeva sedie, capovolgeva sedie e non trovava spazio
C’eri tu?
Eri lì? In un posto in cui non sei mai stato ma c’eri comunque anche se non ci sei mai stato?
Io c’ero! Nel posto in cui dovevo essere per sentire la pallottola gridare ASSASSINO!
Assistere alla caduta di tutti noi uomini ASSASSINO guardare una parte di me cadere
Io c’ero. In una domenica piena di sole a Harlem in un posto in cui non sono mai stato
Il ventunesimo giorno del secondo mese in una stanza che non posso dimenticare
Su un palcoscenico che non ho mai visto con un uomo che conosco appena
Ho visto gridare la pallottola Ho sentito cadere l’uomo.
 
 
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In lingua originale:
 
A PLACE I HAVE NEVER BEEN
Louis Reyes Rivera
 
 
This marks the 37th year since the murder of Malcom X, I offer you this contributive note
 
Was you there? Was you ever there?
In a place you’ve never been but you know you have been there before
And you was never there
I was
In a place I knew me to be when I was never really there yet
I was there
on a sunny Harlem Sunday, I was there
Was you? In a ballroom,
in a beaming, gleaming corner,
in a sunny sunset ballroom?
Did you hear the shiny, shining wild life ballroom
Did you hear the bullet cry?
Did you see the man fall? On a bright, buxom Sunday?
On a buxom bright street jam.. Spare me a dime…  stale bread
Bosom brother friend, Sunny Sunday Harlem, was you there?
Did you see the bullet who cried? Did you hear the man’s fall?
I was there.
In a crowd of pride and treason
In a chill filled room of mobs and patriots
In a crowd of pride and treason where scared scars
Was ducking on scared screams… was ducking on scared scowls
Ducking on because they heard the bullet cry
DUCK!
Cause they heard the reason the bullet cried. DUCK!
As the man showed the marks of the shackles left behind
As his back arched tall breaking shackles left behind
I heard the bullet cry
NOOO!   NOT ME!
I saw the man fall in a place I never was, where I must have been before
I saw the man fall. Did you?
Did you ever… did you ever try to be in a place where you never could have been
yet somehow you had to be there on the 21st of the second month
In a double type room, dancing, jumping on the ballroom floor
Did you hear?
Did you hear the gush of puddles gushing from the podium bench
Did you see the battle cock sticking up, the gun swing…
Did you hear the pellets fly, did you see the knowledge flow?
 
Did you hear his woman’s feet? Did you hear his woman?
Did you see his woman’s feet?
Did you see his woman climbing over and up over and up
over and up the faces and rows of turned down faces?
Did you hear his woman’s plea: THAT’S MY HUSBAND! THAT’S MY HUSBAND!
Was you there?
Did you go? Did you go to hear a poem in his every word
Did you hear a poem in his every word? Did you hear a poem? Was you there?
Did you feed the hollow cave of starving eardrums?
Did you feed the hollow grave of eardrums starving?
Did you go to hear his song? Did you hear him sing?
 
I was there… In a place I could not have been
I saw the bullet’s tears tearing.. I was there in palace I could never be
 
I saw the bullet shiver the lonely bullet shiver and push
Shiver and crush through the horn rimmed frames of a strong man’s peace
I heard the bullet cry WHY ME? WHY ME? DON’T MAKE ME DO IT!
Don’t make me take aim at courage. I heard the bullet cry, taking aim at courage
I saw the bullet cry… Did you?
Did you? Was you there?
WAS YOU? Was you turning over chairs holes finding no room for cover
Was you turning over chairs holes finding no room? Was you turning over chairs
while the man was falling and the bullet leaping as the man was falling and the bullet begging
as the man was falling and the bullet breaking and the bullet breaking and the bullet breaking
Through the thro.. through the thro.. the throbbing corner of a people’s heart
Screaming turning chairs turning over chairs finding no room
Was you there?
Was you? In a place you’ve never been but somehow was there somehow you was never there?
I was there! In a place I had to be to hear the bullet cry MURDER!
To see our manhood fall MURDER to watch a part of me fall
I was there.  On a sunny Harlem Sunday in a place I have never been
In the twenty first of the second month in a room I can’t forget
On a stage I have never seen with a man I barely knew
I saw the bullet cry   I heard the man fall .






Traduzione di Pina Piccolo.




Louis Reyes Rivera
Nato nel 1945, Louis Reyes Rivera è stato un noto poeta, saggista, professore di Storia Pan Africana, Caraibica, Portoricana e Afro-americana, presentatore radiofonico e sindacalista per il sindacato nazionale degli scrittori. Conosciuto affettuosamente come Lo Spazzino della Storia o il Decano della Poetica Nuyoricana, Reyes Rivera era considerato un ponte vivente tra le comunità Afro-americana e Latino americana, e il suo necrologio a marzo di quest’anno è stato letto da Amiri Baraka. E’ stata una figura fondamentale nello sviluppo della poesia “spoken word” e l’antologia “bum-rush, the page”da lui edita nel 2001 con Tony Medina ha segnato l’inizio di pubblicazioni di poesia orale. Ha ricevuto oltre venti premi a livello nazionale ed è considerate una delle figure più importanti per quanto concerne la poetica della testimonianza e dell’impegno civile. Per apprezzare la portata delle sue performance forniamo due link: il primo porta alla sua performance di “Bullet cry” http://www.youtube.com/watch?v=EEm4_gDqOKc e il secondo a un suo intervento sull’importanza dell’istruzione e la formazione di intellettuali in chiave non eurocentrica http://vimeo.com/39156555 .




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