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Sagarana ORATORE IMPLACABILE E SOLITARIO


Ángel González Muñiz


ORATORE IMPLACABILE E SOLITARIO



 

Oratore implacabile e solitario
Non importa che la tua parola
Cada
Come una pietra sopra l’acqua
E sprofondi.
 
Non importa che il silenzio
Di quelli che non ti ascoltano
Erga
Una barriera fredda e implacabile
Intorno a te.
 
Spettacolo ardente e abnegato
Fiamma che ti consumi nel tuo sforzo,
arde un momento e tace.
E poi
Dopo l’istante enorme del silenzio
Quando la notte si converte in ombra,
vedrai brillare sulle imprecise
bandiere lontane
la rossa luce, riflesso della tua aurora.
 
___________________________
 
 
In lingua originale:
 
 
ORADOR IMPLACABILE Y SOLITARIO
Ángel González Muñiz


Orador implacabile y solitario:
No importa que tu palabra
Caiga
Como una piedra sobre el agua
Y se hunda.
 
No importa que el silencio
De los que no te escuchan
Alce
Una barrera frìa e implacable
En torno a tì.
 
Espectaculo ardiente y abnegado
Llama que te consumes en tu esfuerzo,
Arde un momento, y calla.
Y luego,
Tras el instante enorme del silencio,
Cuando la tarde se convierta en sombra,
Veràs brillar contra los imprecisos
Pabellones lejanos
La roja luz, reflejo de tu aurora.






Traduzione dallo Spagnolo di Francesca Coltraro.




Ángel González Muñiz
Ángel González Muñiz nasce a Oviedo nel 1922, in questa preziosa città capoluogo del Principato delle Asturie, dove ogni angolo sembra incantato e il tempo sospeso. L’infanzia è segnata dalla morte prematura del padre , e l’adolescenza dalla Guerra civile, esperienza dell’umiliazione, della sconfitta e dell’impotenza, come affermerà González stesso. L’ossessione della poesia nasce nel 1943, durante una lunga degenza per cura di tubercolosi; la malattia costringerà González a ritirarsi in un paesino in montagna dove, allettato per tre anni,avrà come assidua compagna la poesia. Superata la malattia, iniziò a studiare diritto presso l’Università di Oviedo, per poi spostarsi a Madrid dove frequenterà la Escuela Oficial de Periodismo. Iniziata la carriera di giornalista, González presto si accorgerà di non voler dedicare tutta la sua vita a questa attività difficile e spesso frustrante, dato che molti dei suoi articoli furono censurati o pubblicati con mezze verità, poiché egli non rispettava ciò che si poteva dire e ciò che invece si doveva tacere. Spostatosi a Barcellona e pubblicato il suo secondo libro Sin esperanza, con convencimiento (1961), inizia a fare amicizia con il circolo di poeti di Barcellona e si ascrive anch’egli alla generazione che poi verrà definita Generaciòn del ‘50. Ma la sua vita prende un ennesima piega differente; invitato a dare una conferenza nel 1970 presso l’Università del Nuevo Mèxico, ad Albuquerque, vi rimane diversi anni in qualità di visiting professor, che svolse anche presso l’Università dell’Utah, facendo ritorno non di rado nella sua amata patria. Ánglel Gonzále fu anche eletto membro della Real Academia Española e ricevette numerosi premi tra cui: Premio Antonio Machado nel 1962, il Premio Principe di Asturia nel 1985, il Reina Sofìa di poesia Iberoamericana nel 1996 ed il Primer premio internacional de Poesìa Ciudad de Granada- Federico Garcìa Lorca nel 2004. Il poeta si è spento a Madrid il 12 gennaio del 2008. Nota del traduttotore: Ero ad Oviedo quando, per una serie di eventi casuali mi ritrovai fra le mani l’Antología Poética di Ángel González; i suoi versi mi hanno accompagnato nelle giornate piovose, tipiche del clima ovetense, e nelle passeggiate calde di giornate assolate quando dal parco San Francisco si ode il richiamo dei pavoni dai colori attraenti. Ángel González si inserisce fra le voci più originali della poesia spagnola contemporanea. La sua opera è un misto fra intimismo e poesia sociale con un particolare tocco ironico; le tre tematiche che ritornano sempre nelle sue poesie sono lo scorrere del tempo, la tematica amorosa e quella civica. Il linguaggio usato è puro, trasparente e accessibile dato che tratta assunti pressoché quotidiani. Si avverte sempre il contrasto tra l’effimero e l’eterno, tra lo scetticismo ed il bisogno di credere in qualcosa; e di frequente questo qualcosa si identifica con l’Amore intenso, puro ed eterno, che nulla e nessuno può ostacolare.




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