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Sagarana L’OCCHIO


José Watanabe


L’OCCHIO



 

La prima operazione della tua insonnia
è un gioco dei tempi: ti controlli
e confermi
che né le tue mani né i tuoi piedi
si sono staccati come code di lucertole.
Tutto il tuo corpo è ancora racchiuso dentro la tua pelle.
 
L’altra operazione della tua insonnia
non ti è accessibile. È dell’occhio
interiore
che naviga dentro la tua carne. È dell’occhio
che ti scorre
e osserva ognuno dei tuoi organi
e custodisce il segreto.
 
L’occhio è nato con te
per spiare il tuo lento disastro, nessun’altra cosa
sa di te, ignora se vivi in questa città
o in un’altra, non conosce la carta su cui scrivi
delle sue perversioni
e forse non conosce la perversione. Lui sa solo
il tuo interno.
 
Presto finirà questa notte con la sua stella benevola
alla finestra
e nemmeno oggi saprai
se l’occhio che viaggia attraverso i tuoi confini
è l’occhio di Dio che osserva stupito
ogni organo
facendo instancabilmente e ancora la propria parte
o se è l’indifferente ma penetrante occhio del nulla.
 
___________________________
 
 
In lingua originale:
 
EL OJO
 
José Watanabe
 
La primera operación de tu insomnio
es un juego de los tiempos: te revisas
y confirmas
que ni tu manos ni tus pies
se han desprendido como colas de lagartija.
Todo tu cuerpo sigue amarrado dentro de tu piel.
 
La otra operación de tu insomnio 
no te es accesible. Es del ojo
interior
que navega dentro de tu carne. Es el ojo
que te recorre
y observa cada uno de tus órganos
y se guarda el secreto.

El ojo ha nacido contigo
para fisgar tu lento desastre, ninguna otra cosa
sabe de ti, ignora si vives en esta ciudad
o en otra, no conoce el papel donde escribes
sobre su perversidad
y tal vez no conoce la perversidad. Él sólo sabe
de tu adentro.

Pronto se acabará esta noche con su estrella compasiva
en la ventana
y tampoco hoy sabrás
si el ojo que viaja por tus confines
es el ojo de Dios que observa maravillado
a cada órgano
haciendo incansablemente y todavía lo suyo
o si es el indiferente pero acucioso ojo de la nada






Traduzione dallo Spagnolo di Stefania Marinoni.




José Watanabe
José Watanabe nacque nel 1945 a Laredo, un piccolo paese peruviano, da madre andina e padre giapponese. Trasferitosi a Lima per studiare architettura, abbandonerà l’Università per dedicarsi alla poesia, vincendo nel 1970 il concorso Joven Poeta del Perù con Album de familia, raccolta che segna il suo esordio letterario. Seguiranno El huso de la palabra (1989), Historia natural (1994), Cosas del cuerpo (1999) e Habitó entre nosotros (2002), ultimo libro pubblicato dall’autore, prima di morire nel 2007 per un cancro alla gola, malattia contro cui aveva combattuto per anni. La sua poetica è caratterizzata da una contemplazione distaccata del mondo, tipica dell’haiku, cui fa da contrappunto una demistificazione dei tabù legati alla materialità del corpo che spezza il tono solenne lasciando trapelare lo humor tipico della tradizione ispanoamericana. Cosas del cuerpo, raccolta da cui sono tratte queste poesie, riflette pienamente questa duplice natura della poesia di Watanabe, resa ancora più evidente dall’esperienza della malattia. Alla serena accettazione della propria caducità si accompagna a una descrizione diretta, a tratti cruda, delle “cose del corpo” con cui chi è malato deve fare i conti.




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