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Sagarana L’ULTIMA LETTERA


Yaguine Koita e Fodé Tounkara


L’ULTIMA LETTERA



Yaguine Koita, 14 anni, e Fodé Tounkara, 15 anni, sono due giovani guineani deceduti nell’agosto nel 1999 durante un volo aereo. In fuga dal loro paese, i due giovani si sono introdotti abusivamente nel carrello di un aereo che dalla capitale Conakry era destinato a raggiungere Bruxelles. Le condizioni in cui viaggiavano non hanno permesso loro di sopravvivere. Il testo tradotto è stato ritrovato nelle tasche di uno dei ragazzi ed è datato 29 luglio 1999, sembra sia una sorta di testamento che spiega le ragioni di un gesto tanto disperato.

 
La lettera :
 

“Egregi signori, membri e responsabili d’Europa, abbiamo l’immenso piacere e la grande fiducia nello scrivervi questa lettera per parlarvi dell’obiettivo del nostro viaggio e della nostra sofferenza, noi giovani figli d’Africa.

Ma prima di tutto, vi porgiamo nostri migliori saluti, i più affettuosi e più rispettosi che si possano offrire. Vi preghiamo di essere il nostro appoggio e il nostro aiuto, vi preghiamo di essere per noi, in Africa, coloro a cui chiedere aiuto. Ve ne supplichiamo, per l’amore del vostro continente, in nome dei sentimenti che nutrite verso il vostro popolo, la vostra famiglia e soprattutto in nome dell’affetto e dell’amore per vostri bambini, che amate come la vostra vita stessa. Inoltre, in nome dell’amore e l’amicizia del nostro creatore Dio Onnipotente che vi ha donato grandi opportunità, ricchezze e la capacità di costruire e di organizzare al meglio il vostro continente fino a farlo diventare il più bello e il più ammirabile amico degli altri.

Signori membri e responsabili d’Europa, è alla vostra solidarietà e alla vostra gentilezza a cui facciamo appello. Aiutateci, siamo soffrendo enormemente in Africa, abbiamo numerosi problemi e la mancanza di diritti dell’infanzia.

Per quanto riguarda i problemi, abbiamo guerre, malattie, mancanza di cibo e molti altri ancora. Per quanto riguarda i diritti dell’infanzia, in Africa, e soprattutto in Guinea abbiamo delle scuole, ma ci mancano l’istruzione e programmi scolastici adeguati. Eccezion fatta per le scuole private dove si può avere una buona educazione e un buon insegnamento ma naturalmente lì è richiesta una grande somma di denaro e i nostri genitori sono poveri. La [illeggibile] è di nutrirci, e di avere delle scuole sportive, di basket, calcio [illeggibile] eccetera.

Noi africani, e soprattutto i bambini e i giovani, vi chiediamo di creare un’organizzazione per l’Africa, grande ed efficace, affinché possa progredire.

Se vedete che ci sacrifichiamo e che mettiamo a repentaglio la nostra vita, è perché in Africa si soffre troppo e abbiamo bisogno di voi per lottare contro la povertà e mettere fine alle guerre nel nostro continente. Nonostante tutto, vogliamo studiare, e vi chiediamo di aiutarci a studiare per essere come voi in Africa.

Infine, vi supplichiamo di scusarci per aver osato scrivere questa lettera a voi, che siete grandi persone verso cui nutriamo il massimo rispetto. Ma non dimenticate che è a voi a cui dobbiamo rammaricarci per la debolezza della nostra forza in Africa.”







A cura di Chiara Candeloro.





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