VECCHI E NUOVI BARBARI

 

Luis Fernando Verissimo

 

Napoleone Bonaparte e Adolf Hitler, tra gli altri, hanno sognato la pan-Europa che, con l'adesione di altri dieci paesi lo scorso 1 maggio, è diventata una realtà irreversibile. I precedenti dell'Unione Europea sono così, alcuni più rispettabili di altri. Per molto tempo, dopo il tentativo di Carlo Magno di sostituire l'Impero Romano con il suo, un'identità europea si definiva più per quello che non era che per quello che era: cristiana e non musulmana, civilizzata invece di barbara (e quindi con il diritto di soggiogare e europanizzare i barbari - cioè, il resto del mondo). Ho letto che uno dei primi ad aver avuto un'idea di Europa come entità fu Papa Pio II e ciò che lo animava era un'opposizione ai turchi, sempre i turchi, e al potere del cristianesimo dissidente nell'Impero Bizantino. L'idea di Europa era un'idea di opposizione, e di superiorità razziale o morale. Hitler è riuscito nel suo progetto di Carlo Magno perché molti lo vedevano come la salvezza della civiltà europea minacciata dalle nuove orde asiatiche, i bolscevichi. Al tempo in cui, per la mentalità europea, l'Oriente cominciava aldilà del Danubio, dove c'era sempre accampato un qualche tipo di flagello di Dio.

 

La pan-Europa attuale ha un'altra genealogia e la sua origine diretta risiede nel grande paradosso della sua vita e del nostro tempo: il fatto che i due maggiori esempi di barbarie della Storia, la carneficina meccanizzata della Prima Guerra Mondiale e il genocidio scientifico della Seconda, scaturirono dai non-barbari cristiani. L'obiettivo sostanziale di un'Europa unificata è che questo non si ripeta. L'adesione, ora, dei paesi dell'ex Cortina di Ferro sovietica simboleggia la fine di un'altra divisione antica: la Guerra Fredda ufficialmente è finita e gli americani hanno vinto. Il blocco economico formato dall'unione, anche se nato per competere con la potenza americana, è un trionfo dell'economia liberale del mercato la cui ricetta ora si estende ai paesi dell'ex Patto di Varsavia, dove i McDonald's e la Nike sono già arrivati. Significa anche che il confine psicologico tra Occidente e Oriente si é spostato un po' più in là. Solo che non vogliono ancora i turchi. Certi rancori sono duri a morire.

Ma nella misura in cui la nuova Europa tenta di fare quello che i greci fallirono, reagire a Roma e recuperare la loro rilevanza storica, l'unione può esser vista, o perlomeno immaginata, come un'alternativa ai barbari dell'altro lato, quelli oggi capeggiati da Bush, il Flagello del Texas. Ci sono piccoli segnali di una rinascita della sinistra, come in Spagna, in Francia e in altri paesi europei ma, indipendentemente dall'ideologia, l'idea stessa di una pan-Europa aggregante è un'idea solidaristica. Può ridiventare un'idea di resistenza alla civiltà, questa volta in senso buono.

 

 (Traduzione di Julio Monteiro Martins insieme ai suoi allievi del 3° e 4° di Lingue dell'Università di Pisa)

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