Matrimonio e libertà

Ryszard Kapuscinski

Trascrivo fedelmente il testo completo della lettera ricevuta dall'attivista del Fronte di Liberazione del Mozambico (Frente de Libertação de Mocambique) L. Millinga Millinga. Conosco bene Millinga Millinga, è una persona seria e influente, lo si incontra ai comizi politici e ai ricevimenti diplomatici.

L. MILLINGA MILLINGA
P.O. BOX 20297
DAR ES SALAAM TANGANICA


Caro amico,
desidero parlarti di una questione personale. Costretto da un grave e insolubile dilemma in un momento difficile della mia vita, non provo vergogna a rivelare le difficoltà, finora gelosamente taciute, che incontro nel progettare il mio domani; perlomeno non provo vergogna davanti a un amico come te, la cui cortese attenzione e il cui aiuto non hanno mai mancato di farsi sentire in tante occasioni.
Come ben sai, sono un Combattente per la Libertà e dedico tutto il mio tempo alla lotta senza ricevere in cambio alcun compenso materiale. Ma poiché nessun essere umano sfugge alla complessità della sua natura, da due anni godo anche del celestiale amore della signorina Veronica Njige (segretaria distrettuale del Tanganika African National Union, Tanu) del distretto di Morogoro, che ho promesso di sposare. Essendo tuttavia così occupato con la militanza e date inoltre le particolari condizioni in cui vivono i Combattenti per la Libertà, non abbiamo potuto riempire i nostri salvadanai con i soldi necessari a celebrare degnamente le nozze. Inoltre i genitori della Dama del Mio Cuore pretendono da me cinquanta sterline come dote, più venticinque come regalo per i cugini della ragazza, al posto delle mucche e delle capre. Dopo un accurato calcolo delle spese necessarie per i preparativi e per la cerimonia nuziale, il totale della somma indispensabile alla realizzazione del mio sogno ammonta a non meno di duecento sterline, comprese le cifre di cui sopra.
Secondo la mia Amata, il termine fissato per le nozze si sta prolungando oltre misura. Attualmente mi scrive tre volte alla settimana ed esige che il matrimonio avvenga entro il novembre 1962. Le sue lettere contengono una sola frase, semplice e chiara: "LIBERTÀ E MATRIMONIO PRIMA DEL NOVEMBRE 1962". Malgrado le mie ferme obiezioni, che lei non condivide, circa la mia attuale situazione economica, la Dama del Mio Cuore insiste decisamente per il matrimonio subito, e poiché è stata e tuttora è anche lei Combattente per la Libertà, si dichiara pronta a soffrire insieme a me in casa nostra, piuttosto che restare in mano ai suoi genitori. Devo dire che in un certo senso mi fa compassione. Ormai è matura per il matrimonio e non fa che dirmi con passione che prova un desiderio fortissimo di diventare mia moglie senza altri indugi; per cui, aderendo alle sue ripetute richieste, sono stato costretto a dichiarare che entro il 3 ottobre avrei versato settantacinque sterline ai suoi genitori e parenti e che le nozze avrebbero avuto luogo il primo novembre 1962.
Caro amico, vorrei invitarti a considerare attentamente il significato della frase: "L'AMORE È MAESTRO DEI PIÙ GRANDI SAGGI E PADRE DI OGNI COSA". Se la consideri in relazione a quanto detto sopra, non potrai che provare simpatia per la mia situazione attuale. Così stando le cose, non mi resta che chiederti il massimo contributo economico che ti è possibile darmi. Tengo a precisare che tale sostegno va considerato un aiuto privato a me, MILLINGA, non un contributo al Partito di Liberazione del Mozambico e neanche a me in quanto suo segretario generale. Tutti gli invii di denaro vanno quindi indirizzati alla mia cassetta postale privata: Millinga Millinga, P.O. Box 20297 Dar es Salaam, Tanganica. I contributi alla questione di cui sopra verranno riscontrati da me personalmente o da mio cugino W.L. Mbunga, che ho nominato Segretario personale della Raccolta Fondi Per il Mio Matrimonio. Troverai la sua firma a piè di pagina.
Con la speranza di sentirti prima che scada il termine, ti invio i miei più fraterni saluti
(due firme illeggibili)


P.S. del destinatario.
Ho mandato a Millinga quel poco che avevo, ma evidentemente alcune ambasciate (Millinga aveva fotocopiato e diffuso la sua lettera) gli hanno dato di più, perché si è sposato. L'ho incontrato con sua moglie qualche giorno fa a un ricevimento dell'ambasciata sovietica. Piccolino, minuto, sempre perfettamente rasato, se ne stava muto e pensieroso accanto a una ragazzona imponente, pettoruta, imbronciata: la Dama del Suo Cuore.

 


(Tratto da La prima guerra del football e altre guerre di poveri, Feltrinelli, Milano, 1978, traduzione di Vera Verdiani.)

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