TRE UOMINI ARRABBIATI

Philippe Delerm


È piuttosto impressionante. Ci sono due uomini, quasi soli al centro dell'immenso atrio della stazione, verso le undici di sera. Litigano violentemente. Volano mozziconi di frasi quasi incomprensibili, parole che fanno male. È imbarazzante sentirle salire lungo i muri, risuonare sotto la volta. Non sembra probabile che i due possano venire alle mani, ma è ancora peggio: le accuse che si scambiano traducono esse stesse una violenza palpabile, e ci si sente in colpa nel doverle condividere. Per evitarli, non vorresti cambiare percorso dando troppo nell'occhio. Al tempo stesso, pare difficile esibire una totale indifferenza. Opti per un tragitto mediano che ti fa passare a qualche metro, né innocente, né importuno. Ma nel momento stesso in cui hai deciso per una certa angolazione, provi la sgradevole sensazione che uno dei litiganti - curiosamente quello che ti dà le spalle - si sposti ignaro nella tua direzione, senza smettere di gridare. Anzi, senza mostrare di essersi accorto della tua presenza, finisce per sfiorarti, come per sbaglio. E poi, si volta con un'espressione di falsa sorpresa difficile da sopportare. Ma ancora più fastidioso è il suo immediato cambiamento di registro. In una frazione di secondo passa dall'imprecazione all'urbanità più insistita.
"Mi scusi tantissimo!"
Arriva perfino a stringerti il braccio, con un gesto tra il cerimonioso e l'amichevole che ti disgusta. Perché di colpo tu hai capito tutta la sua manovra, l'odiosa messinscena che vorrebbe farlo passare per quello dei due la cui rabbia è legittima, perché alla minima occasione può mutare in un atteggiamento radicalmente diverso. Tu gli sottrai vivacemente il braccio, e torni sui tuoi passi. Se sapesse fino a che punto stai dalla parte dell'altro!

 (Tratto dal libro Una passeggiata al parco, Frassinelli editrice, Milano, 2004. Traduzione di Alessandra Emma Giagheddu.)

Philippe Delerm è nato nel 1950 nel Sud-Est della Francia e vive in Normandia. Sposato, padre di un figlio, è professore di lettere al Collège de Bernay; è autore di numerose opere, alcune per l'infanzia. Ha esordito in Italia con La prima sorsata di birra, cui sono seguiti numerosi altri libri di grande successo.

Torna alla guida