Collins *

Arben Dedja




 

Loro scendevano e io li salutavo
dai vetri della cabina.
La Terra stava inchiodata davanti alla TV.

Sotto il mio naso si ergeva la luna,
ma il passo fatale mai lo misi.

L'impossibilità mi corrodeva
come la strana sabbia i piedi altrui.
E m'incamminai verso i miei bottoni.

Non mi sono piaciuti gli spaventapasseri tra i campi;
ho sempre amato i burattinai dietro i sipari!

Dai telegiornali cancellarono
il mio nome
coloro che vedono soltanto chi si vede.
C'è anche l'altra faccia
della Luna.

E gli esperti cosa dicono?
Perché tacciono gli esperti?
Loro sanno la verità:

All'origine fu l'Ordine!

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In lingua originale:

Ata zbrisnin dhe unë i përshëndesja
nga xhamet e kabinës.
Toka rrinte mbërthyer para ekranëve.

Mu nën hundë më hukaste hëna,
por hapin fatal kurrë s'e hodha.

Më gërryente pamundësia
si rëra e çuditshme këmbët e tjera.
Dhe bëra për te sustat e mia.

S'i kam dashur dordolecët mes fushash;
kam pëlqyer kukull-lëvizësit pas perdesh!

Nga ditarët e lajmeve emrin
ma fshinë
ata që shohin veç atë që duket.
Ka edhe faqen tjetër
hëna.

Po specialistët ç'thonë?
Pse heshtin specialistët?
Ata e dinë të vërtetën:

Në fillim ishte urdhëri!

 

*Il 20 luglio 1969 gli astronauti Neil Armstrong e "Buzz" Aldrin furono i primi a camminare sulla Luna. Il terzo astronauta, Michael Collins, rimase dentro la navicella.



Arben Dedja č nato a Tirana, in Albania, nel 1964. Nella cittą natale ha completato gli studi laureandosi in Medicina e Chirurgia (1988), e specializzandosi poi in Chirurgia Generale (1994). Durante il periodo 1995-1999 ha svolto la sua professione di chirurgo presso l'Ospedale Universitario di Tirana. Dal 1999 vive in Italia e lavora come collaboratore di ricerca presso l'Universitą degli Studi di Padova. A parte gli articoli scientifici, Dedja volge anche un'ampia attivitą letteraria sia come poeta nella lingua madre e in italiano, sia come traduttore dalla lingua italiana e dall'inglese. Ha pubblicato sinora due libri di poesie e due di traduzioni: Umberto Saba, 30 poezi [30 poesie] (MCM, Tiranė 1997); Miroslav Holub, Harbimi [La furia] (Afėrdita, Tiranė 2000). Ha inoltre partecipato come traduttore all'antologia Poezia italiane e shekullit XX [Poesia italiana del XX secolo] (Elena Gjika, Tiranė 2000). Nel 2004 č risultato vincitore ex-aequo del "Premio internazionale di poesia e traduzione Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno" per la traduzione in albanese delle poesie scelte di Attilio Bertolucci. La sua ultima raccolta poetica si intitola I thopėrkuom [Paralitico] (Korbi, Tiranė 2003). In italia č sulla rivista di poesia comparata "Semicerchio" che ha esordito come traduttore (di Guido Cavalcanti) e come poeta. Le poesie originali (autotradotte in italiano) qui proposte provengono dalla raccolta inedita Vetėportete [Autoritratti].

 


        
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