BLACK NOTES
- Brano del romanzo -

Roberto Estavio



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(…) Finalmente era ora ai banchi, generalità, controllo nome, schede, ben cinque schede da sbarrare, forse era meglio non venire a votare come dicono gli anarchici, o andare in Piazzetta Toselli
a festeggiare, canti birra rossa, vino in cartone, a ballare con il bel sole, e l'arietta che c'è.

Beh sei qua e ora rimangi, mi dico. Qua senza accento che adesso m'incazzo, io le cose non me le dimentico, le cose.

Con la Madre della Simonetta che mi correggeva il quaderno dì geografia, avevo scritto adetto con una d sola.

Maestre di merda che l'ho letto sul libro di Storia siete state voi a creare i fascismo

fascisti andate a cagare
proletarizzatevi la figa, come diceva Paz il pazzo..

A casina, verso mezzanotte c'è un programma musicale su MTV condotto da Frankie Hi Nrg Mc, c'è anche Culicchia, lo scrittore torinese, hai un gran bel culo però. Lui, lo scrittore, legge in TV il suo ultimo libro, quello sul millenovecentosettantasette, dove ci sono molte pagine con la parola cazzo. E lui si diverte a leggerle, penso si sarà anche divertito a scriverle, lui.

Tu Culicchia hai una gran bel culo, però, ti hanno pubblicato un libro che ha avuto un discreto successo quando eri giovanissimo e non sapevi che cazzo fare, anzi a dir la verità un cazzo di lavoro ce l'avevi, commesso in una libreria, dirai un lavoro del cazzo, ma cazzo averlo un lavoro a 18, 19 anni.

La pubblicazione l' hai fatta fare da Garzanti, che culo lasciamelo dire, ti è andata proprio di culo, anzi di culicchio e che cazzo!!!

Certo che con questo caldo, pensavo, quasi tutte le ragazze si vedono con il culo fuori, quasi .

Un panorama che lascia esterrefatti ma non ci va di scivolare nei luoghi comuni, che sono luoghi dell'immaginario direbbero i miei amici filosofi.

Che mi ricordo quella volta con Avataneo P. qui a Padova, seduti vicino al fiume in una mattina che tanta era la malinconia che io dicevo ma basta.
Lui da Torino che si era portato dietro la sua antologia delle superiori, quella di filosofia, parlava di Russell e tanti altri. Che bravo che sei Avataneo P, che adesso tu sei ragioniere e filosofo, operaio in un opificio e musicista.
Sì, mi dico, prima che ti prendessero alla Martini, quella dei liquori.

........................

Basta sono le sette di sera, me ne vado dalla Stefania.
Mi trovo in un bar…noto delle caramelle in una scatola con riportata una scritta: "Personology". Il barista versa del vino rosso nel bicchiere di Roberto. Desideravo comprare una brioche e nel frattempo noto altre persone nel bar: una donna e un bambino in passeggina.
Decido dì andare via.
Sono in bicicletta e aspetto che scatti il verde ma la cosa strana è che è già verde e tutte le vetture sono ferme
Mi accorgo della segnaletica stradale: una grande freccia a senso unico... altre biciclette sono firme sul marciapiede.
Arrivo nella sua casuccia, dico, che già mi prende il languore.
C'è che sua madre aveva già brontolato tutta la mattina e tutta la giornata.
Da sfiancare i fiocchi d'avena e smuovere un puledro nano, Stefania diceva che se parlava incendia l'ambiente.

Bene, mi dico, sarà una bella serata all'insegna dì quella che potremmo chiamare vivi e lascia vivere.
Invece sua madre ha il muso serale e quando non si lo concede agli altri, lo consegna a me e alla Stefania; è un arrembaggio da alzabandiera.

Io cerco di portar a casa qualche parola ma ogni tentativo risulta vano. Lei, la prediletta dal Signore, per tutta la serata non apre bocca.

Per sempre magari (…)





(Brano tratto dal romanzo Black Notes, Magnetica edizioni, Gorgonzola (MI), 2007.)


Roberto Estavio è nato a Chieri (TO) negli anni Sessanta. Vive e lavora a Padova come insegnante di sostegno, si è laureato in Psicologia e specializzato in Psicoterapia gruppale.



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