José Clemente Orozco


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José Clemente Orozco (Zapotlán, Jalisco 1883 - Città di Messico 1949) è uno dei più grandi pittori messicani ed è tra i principali esponenti del cosiddetto 'rinascimento messicano', che con i suoi murales contribuì al revival della tecnica dell'affresco. La sua formazione artistica comprende un lungo soggiorno in Europa. Nel 1922, di nuovo in Messico, diventò uno dei dirigenti del Sindacato dei pittori e scultori, che optò per un mezzo di comunicazione popolare e immediato quale il murale. La sua opera giovanile più importante è il ciclo di affreschi per la Escuela Nacional Preparatoria a Città di Messico (1922-1926), commemorativo della rivoluzione, al quale seguirono gli affreschi dell'università e del Palazzo del Governo (1936-1940) di Guadalajara. Tra il 1927 e il 1934 Orozco lavorò negli Stati Uniti, dove eseguì importanti affreschi, tra i quali I diseredati nella New School for Social Research di New York (1930-31). Tornato in Messico, dipinse molti altri grandiosi cicli di murales, sempre figurativi e con temi di interesse sociale, espressi con immagini derivate dalla tradizione cristiana, dalla storia e dalla cultura messicana.

Nelle sue opere maggiori come L'uomo nei suoi quattro aspetti: l'operaio, il maestro, il pensatore e il ribelle (1936, Sala delle assemblee, Università di Guadalupa) o come il famoso L'uomo del fuoco (1936-39, Hospicio Cabañas, Guadalajara), Orozco creò un originale stile espressionista in cui si riflette una profonda solidarietà con i poveri e gli oppressi, trasformati in simboli dell'umanità reietta.

Con Orozco, Siqueiros e Diego Rivera la pittura messicana raggiunse la vetta di quello che fu definito il Rinascimento messicano e si manifestò per la prima volta uno stile messicano autonomo.




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