IN MARE GRANDE

Daniele Santoro




apparve all'orizzonte
allungò il raggio morbido
verso di me che subito sul labbro
un tremolio mi prese e alle ginocchia
come poi avvenne non lo so, so che correvo
correvo alla deriva dell'evento
so che la mano sua mi tenne sull'abisso
altissimo sul precipizio, smisi di tremare
allora l'ansia, il desiderio, l'ansia di
rotolarmi nel sorriso calmo
quand'ecco abbandonò la presa
caddi
caddi
p
r
e
c
i
p
i
t
e
v
o
l
i
s
s
i
m
e
v
o
l
m
e
n
t
e
non so se dentro, se nell'erba azzurra
in mare grande e luce tempestosa
talmente non ricordo ero demente









Daniele Santoro
[1972] è nato a Salerno e vive a Roma dove insegna nei licei. Suoi testi poetici e di critica sono apparsi in varie riviste tra cui «Il Banco di Lettura», «Caffè Michelangiolo», «Capoverso», «Erba d'Arno», «Gradiva», «Hebenon», «Il Filorosso», «Il Monte Analogo», «Italian Poetry Review», «La Mosca di Milano», «Polimnia». È incluso in varie riviste on-line e nelle antologie 7 poeti campani (Edizioni Orizzonti Meridionali, Cosenza 2006), L'amore, la guerra (Rai Eri-Ibiskos, Empoli, Firenze 2004), Il segreto delle fragole. Poetico diario 2009 (LietoColle, Falloppio, Como 2008). Ha esordito con il poemetto Diario del disertore alle Termopili (Nuova Frontiera, Salerno 2006).



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