MATERIE E PROFESSORI
DEL
MASTER SAGARANA
ANNO 2004/2005
Laboratorio di narrativa
Discussione sugli aspetti fondamentali dell'arte del narrare,
(il personaggio, l'inconscio come fonte, l'intreccio, lo stile, il punto-di-vista
narrativo, il tempo, i generi letterari, i titoli ecc. ecc.) insieme
all'analisi dei testi prodotti degli allievi come risultato di esercizi
a tema, finalizzati a ridurre il divario fra l'intenzione-tema e il
risultato-esercizio. Lo scopo del laboratorio, oltre allo sviluppo delle
tecniche della scrittura (soprattutto del racconto), è promuovere la
consapevolezza sulla vera natura dello scrivere fiction, raffinando
negli allievi il proprio universo concettuale e la propria visione del
mondo.
Julio Monteiro Martins
Scrittore brasiliano, nel suo paese ha pubblicato
nove libri tra romanzi e raccolte di racconti. È stato professore di
scrittura creativa al Goddard College (Vermont) dal 1979 al 1980, all'Oficina
Literária Afrânio Coutinho (Rio de Janeiro) dal 1982 al 1989, all'Istituto
Camões di Lisbona nel 1994 e nella Pontifícia Universidade Católica
(PUC) di Rio de Janeiro nel 1995. "Fellow in Writing" dall'Università
di Iowa (International Writing Program) nel 1979.
Fra i fondatori del partito verde brasiliano e del movimento ambientalista
"Os Verdes", è stato avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro,
responsabile dell’incolumità dei "meninos de rua"chiamati
a testimoniare in tribunale sulle stragi dei bambini abbandonati.
Insegna Lingua Portoghese e Traduzione all'Università Degli Studi di
Pisa, e ha pubblicato in Italia recentemente il libro "Racconti
Italiani" presso la Besa editrice, Lecce 2000.
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Laboratorio di Poesia
Non
un corso di scrittura poetica in senso strettamente tecnico: non
si può insegnare a scrivere poesia, un destino non si trasmette
a tavolino. E neppure delle lezioni di storia della letteratura, che
ognuno può facilmente seguire nelle scuole, nelle Università delle rispettive
città. Diciamo un percorso privilegiato con una sorta di guida, un
tramite consapevole che convochi la poesia c'è già, è sempre presente, e
aspetta solo di essere evocata per uscire allo scoperto, ed esprimersi.
Perché insieme si arrivi alla poesia "dal di dentro",
e ciascuno ne riprenda possesso attraverso un riconoscimento.
Leggendo
i testi di poeti italiani in lingua, di dialettali, di migranti che usano
l'italiano come lingua d'espressione letteraria;
cercando, quando sia necessario, di compiere una sorta di accerchiamento
della poesia, per avvicinarne il cuore comunque inattingibile, attraverso
il confronto, e l'ausilio, di arti parallele, la musica in particolare;
e scrivendo ogni giorno un po’, entrando nell'officina del poeta e
prendendo confidenza con la struttura compositiva, per accompagnare
una maturazione
espressiva, o la serena consapevolezza del rigore di una vocazione.
E
per conoscere "fisicamente" la poesia, sentirne,
con tutta l'evidenza della sua potenza elementare, la bellezza, e ricavarne
una felicità senza tempo , perché, come dice Keats "a thing of
beauty is a joy forever".
Mia Lecomte
È nata a Milano e vive a Roma, dove svolge attività critica
nell'ambito della comparatistica. Redattrice delle rivista di poesia
comparata "Semicerchio" e della rivista di poesia internazionale
"Pagine", dirige la collana "Cittadini della poesia",
dedicata alla poesia italiana della migrazione. Ha pubblicato: il saggio
Animali parlanti. Le parole degli animali nella letteratura del Cinquecento
e del Seicento (Firenze 1995); i libri per bambini La fiaba infinita
e La fiaba impossibile (Torino 1987), Tiritiritère (Bergamo 2001); il
volume fotografico Luoghi poetici (Firenze 1996), realizzato con il
fotografo Sebastian Cortés, di cui è autrice e curatrice di testi ed
apparato critico; e le raccolte poetiche Poesie (Napoli 1991), Geometrie
reversibili (Salerno1996, Premio Città di Ostia 1997, segnalato Premio
Internazionale E.Montale 1997), Litania del perduto (Pistoia, 2002,
con incisioni dell'artista canadese Erica Shuttleworth). Le sue poesie
sono state pubblicate in raccolte antologiche, italiane e straniere,
e sulle riviste "Specchio", "L'Area di Broca",
"Pagine", "Poesia", "Sagarana".
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Laboratorio di Sceneggiatura
La
sceneggiatura oltre che un esercizio letterario ed artistico sia
un elemento di continuità e disciplina nell'uso
delle proprie potenzialità creative, un esercizio per non
lasciare il proprio immaginiario e la propria poetica nella babele
del 21° secolo
completamente incustodita.
La sceneggiatura diviene un mezzo per affacciarsi sul mondo e raccontarlo
attraverso sequenze di immagini, scelte di campo e dialoghi che portino
con se un significato.
Massimo Talone
Nasce a Segni (RM) nel 1959. Attualmente vive a Pistoia,
dove coordina le attività artistiche di Studio Paint Factory
(centro interculturale Regione Toscana) e agenzia formativa per le
professioni della comunicazione. Nel 1979 inizia gli studi teatrali
presso l’Istituto di studi dello spettacolo di Roma e successivamente
presso il CID di Roma, ed ancora presso l’International Forum.
Scrive per il teatro dal 1986 prevalentemente drammaturgie visive.
Nel 1989 frequenta la scuola di scrittura Phatasmagorie, sempre a Roma,
grazie alla quale approfondisce le tecniche di sceneggiatura.
Il suo lavoro si sviluppa principalmente verso le forme e le strutture
narrative dell’immagine.
Dal 1986 al 1991 collabora con diverse riviste e periodici, scrive
story board pubblicitari,
Nel 1993 incontra l’opera del poeta Giancarlo Majorino e la composizione
musicale del M° Brunetto de Franceschi, nel 1999 porta a compimento
la drammaturgia e la regia di Viali con le Ali operina di teatro musicale
da brani poetici di G. Majorino e musica di De Franceschi.
Nel 2002 scrive e dirige Strana crudele e vana, teatro cantato, e nel
2003 'Yesterday' - per orchestra coro e DVD (uno spaccato sugli anni
della guerra fredda con il pretesto di raccontare i Beatles) e 'A colazione
con Gretel' un testo per teatro d'immagine sulle ragioni della crescita
in un contesto come quello in cui viviamo (Gretel mangia tutto pur
di non soccombere)
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Laboratorio di Drammaturgia
Un corso per affondare i denti nella 'carne' del palcoscenico,
nello specifico della scrittura drammaturgica, più vicina al concetto
di composizione musicale che non alla letteratura. Per sviluppare un
pensiero che sia costantemente visivo. Una partitura incompleta che
sappia presupporre interventi altri (in primis quello dell'attore) che
possa 'suonare' il testo anche al di là di quanto immaginato dall'autore.
Scrivere tanto, comunque a partire da strutture drammaturgiche; ma anche
da esercizi propri della scrittura creativa in modo da sbrigliare mano
e mente. Focalizzare i concetti di ritmo, inatteso, economia drammaturgica,
partitura gestuale, costruzione del personaggio; lavorare sull'alienità
del personaggio nei confronti dello scrittore, idearlo e farlo vivere
sfruttando magari quella parte meno conosciuta di noi in grado di produrre
quel diverso che arrivi addirittura a sorprenderci.
Franco Farina
Dopo gli studi filosofici, si è dedicato al teatro e progressivamente
allo specifico della scrittura teatrale, perfezionandosi grazie soprattutto
alla paziente guida di Josè Sanchis Sinisterra. Dopo diversi adattamenti
teatrali (Il Nipote da Le Neveu de Rameau di Denis Diderot e
Storie di Orlando Paladino e i cavalieri erranti dall'Orlando Furioso
di L.Ariosto), scrive le sue prime opere originali, le più importanti
delle quali sono Man Rek là - Solo e Gilles de Rais, entrambe
pubblicate. Collabora dal 1993 ai progetti didattici del Teatro di Pisa.
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L'etica della Narrativa
In una societa' in cui ricerca del benessere personale,
consumismo, primato dell´economia sulla politica sembrano essere
i valori fondanti ha ancora senso parlare di etica in generale e di
etica della letteratura poi? Cosa e' oggi etica? Lo scrittore e piu´in
generale chi ha a che fare con la scrittura e la formazione del pensiero,
ha il dovere di assumersi anche una funzione etica o ha invece il diritto
a un pensiero individuale assoluto?.
Francesca Caminoli
Francesca Caminoli, giornalista professionista,
ha lavorato per molti anni in quotidiani e periodici a Milano,
come inviato di attualita'.
Ventanni fa si e´trasferita a vivere vicino a Lucca, e ha fatto
diversi lavori, tutti piu´o meno legati alla scrittura. Nel 1999
ha pubblicato il suo primo libro "Il giorno di Bajram", con
la casa editrice Grandevetro/Jacabook. In settembre, con la stessa
casa editrice, uscira´ il secondo, "La neve di Ahmed".
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Saper leggere
Tutti sappiamo leggere. Eppure nessuno sa dire ancora esattamente
come si legge un testo letterario. Un laboratorio di lettura ha lo scopo
di saggiare la ricchezza – spesso insospettata – di romanzi, racconti,
prose e così via. Nella convinzione che imparare a leggere un testo
significhi imparare a leggere se stessi, gli altri e la realtà. Il testo
viene dal mondo e dalla vita delle persone ( è il mondo stesso fatto
passare per un imbuto) e torna nel mondo e nella vita delle persone;
chiarificandola, complicandola, arricchendola. In un certo senso, lo
scopo di questo corso è di imparare a leggere un testo per arrivare
a farci leggere dal testo.
Stefano Velotti
Attualmente è docente di Estetica presso l'Università "La
Sapienza" di Roma. Per dieci anni è stato consulente della casa
editrice Garzanti. Ha insegnato filosofia e letteratura nelle Università
di Yale, Stanford, UCLA, UCSB. Ha collaborato alle pagine culturali
di diversi quotidiani italiani, alla stesura del Dizionario di Estetica
(Laterza, 1999) ed è autore di articoli e libri: Il non so che.
Storia di un'idea estetica (Aesthetica, 1997, con P. D'Angelo),
Sapienti e bestioni. Saggio sul sapere. la poesia e l'ignoranza in Vico.
(Pratiche, 1995), Adolf Loos. Lo stile del paradosso. (De Donato,
1989).
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Psicologia della creatività
La creatività è stata per molti decenni una cenerentola della
psicologia. Il contributo freudiano ne ha mostrato alcuni importanti
meccanismi. Dagli anni sessanta si è molto sviluppata la teoria su questo
diverso modo di funzionare della mente, grazie all'incrocio di diverse
discipline.
In questo corso l'aspetto teorico sarà funzionale all'apprendimento
di metodi e tecniche per sviluppare la propria creatività. I temi dei
tre incontri saranno: i livelli dell'inconscio, la volontà creativa,
gli stadi dell'atto creativo. Attraverso gli esercizi della psicosintesi
si sperimenteranno strumenti per sviluppare questa potenzialità.
Andrea Bocconi
Si è laureato in psicologia con una tesi sulla personalità degli
artisti. E' psicoterapeuta e didatta di Psicosintesi. E' stato allievo
del fondatore , Roberto Assagioli, e di Piero Ferrucci. Ha tenuto e
tiene corsi sulla creatività nei centri di Psicosintesi in Italia, Olanda
e Svezia, in diverse scuole teatrali e nel carcere di Arezzo.
Ha scritto con Patrizia Lacerna "Il Matto e il Mondo" ( Edizioni
Nomina, 2001) ; "Viaggiare e non partire" (Guanda 2002); "Il
monaco di vetro" ,finalista al Premio Montblanc (Il Grande Vetro/
Jaca Book ottobre 2002). Testi teatrali messi in scena: "La rete
di Indra" ," Il tramonto di Orione" , "L'Omino d'Oro
e gli altri invisibili" .
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La letteratura italiana del Novecento
Presentazione di autori e di testi per ricostruire i percorsi, le
tecniche, le scelte stilistiche della letteratura italiana nel corso
del Novecento e i rapporti degli artisti con la scrittura.
Daniele Luti
Insegna letteratura italiana
nelle scuole medie superiori. Ha frequentato corsi di perfezionamento
presso l’Università di Pisa dove si è laureato. Collabora alle riviste
Polis, Neopsichiatria, Critica letteraria, Problemi, Il cristallo, Alleo
– poetry review. Ha fondato il Premio letterario “Ultima frontiera” della
città di Volterra. Dirige la collana di narrativa della casa editrice
ETS. Tiene corsi di didattica della letteratura italiana (Fondazione
Luciano Bianciardi di Grosseto; Biblioteca Guarnacci di Volterra; Biblioteca
civica del Comune di Cecina). Ha curato la sistemazione del Fondo Carlo
Cassola. Ha pubblicato, assieme al giornalista Alessandro Agostinelli,
due antologie sulle città: Sotto il cielo di Pisa, ETS, 1998;
Le sere di Volterra, ETS, 2000. Sta per uscire La sfera luminosa
di Lucca – Storia di una diversità toscana.
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La genesi del romanzo moderno
Il
corso intende definire le modalità funzionali e le
prospettive genetico-strutturali a partire dalle quali il romanzo ha
sostituito la poesia epica o la scrittura lirica quale forma predominante
di narrazione nella cultura occidentale. Il tutto in dimensione storica.
Giuseppe Panella
È docente universitario di Storia della Filosofia presso
la Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi interessi nel campo della
ricerca ruotano attorno al rapporto fra la storia delle teorie estetiche
e i concetti della filosofia politica. In tale prospettiva ha scritto
"Del Sublime" (con F. Walter Lupi) e ha curato l'edizione
italiana della "Lettera sugli spettacoli" di Jean-Jaques Rousseau
(Aesthetica Edizioni, 1995). Come poeta ha pubblicato cinque raccolte
di testi, ed è redattore di "Dismisura", rivista di produzione
e critica letteraria.Il suo ultimo libro di versi, “Il terzo amante
di Lucrezia Buti” ha ricevuto nel 2001 il Fiorino d’oro del Premio Firenze.
Ha scritto e realizzato con David Ballerini un documentario d’arte,
“La leggenda di Filippo Lippi, pittore a Prato” per Rai 2.
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