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Sagarana PRIMO AMORE


Boris Vian


PRIMO AMORE



 

A Jean Boullet
per distrarlo
 
 
Quando un uomo ama una donna
Per prima cosa, la prende sulle sue ginocchia
Ha cura di sollevare il vestito
Per non rovinarsi i pantaloni
Perché stoffa su stoffa,
La stoffa si consuma.
In seguito, verifica con la lingua
Se le hanno tolto le tonsille
Altrimenti, in effetti può essere contagioso.
E poi, visto che bisogna tenere occupate le mani,
Cerca, fin dove può cercare
Si accorge in fretta
Della presenza reale ed effettiva della coda
Di un topolino bianco macchiato di sangue
E tira, delicatamente, il cordoncino
Per ingoiare il tampax.
 
10 maggio 1947
 
 
In lingua originale
 
PREMIER AMOUR
 
A Jean Boullet
pour lui changer les idées
 
Quand un homme aime une femme
D'abord, il la prend sur ses genoux
Il a soin de relever la robe
Pour ne pas abîmer son pantalon
Car une étoffe sur une étoffe,
Ça use l'étoffe.
Ensuite, il vérifie avec sa langue
Si on lui a bien enlevé les amygdales
Sinon, en effet ce serait contagieux.
Et puis, comme il faut occuper ses mains,
Il cherche, aussi loin qu'il peut chercher
Il a vite fait de constater
La présence effective et réelle de la queue
D'une souris blanche tachée de sang
Et il tire, tendrement, sur la petite ficelle
Pour avaler le tampax.
 
10 mai 1947






Poesia tratta dalla raccolta inedita "Cantilènes en gelée" (1949), edizioni Le Livre de Poche (2009). Traduzione di Gabriella Montanari.




Boris Vian
Boris Vian (1920-1959) Scrittore, drammaturgo, poeta, traduttore, ingegnere e musicista francese. Membro del Collège de Pataphysique. Scrisse alcuni romanzi e novelle utilizzando pseudonimi per aggirare la censura, visto il carattere "forte" dei suoi scritti. Il linguaggio di Vian si caratterizza per l'uso di neologismi onomatopeici e stravaganti giochi di parole. Tradusse le opere dello scrittore americano Raymond Chandler. Appasionato di jazz, era solito suonare la tromba tascabile nelle caves di Saint Germain des Prés; fu autore di canzoni celebri ("Le déserteur") che ispirarono numerosi artisti. Da tempo cardiopatico, morì d'infarto in un cinema di Parigi mentre assisteva alla proiezione della versione cinematografica del suo controverso romanzo J'irai cracher sur vos tombes. Con il suo vero nome, Vian pubblicò L'Arrache Cœur, L'Herbe Rouge, L'Automne a Pékin e L'Écume des Jours, probabilmente il suo capolavoro, oltre a vari testi teatrali, canzoni e quattro raccolte di poesie.




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