La Lavagna Del Sabato 3 Maggio 2008

IL MARKETING DELLO SCRITTORE

Ja Konrath





La settimana scorsa ho ricevuto ottantacinque email da persone che non conoscevo. Per loro, però, io non ero un estraneo. Alcuni scrivevano per dirmi che gli piacevano i miei libri, per chiedermi un consiglio o per segna­larmi dei siti interessanti. Mi hanno trovato sui motori di ricerca, leggendo i miei romanzi, i miei racconti o seguen­do i link da altri siti. E cosa avevo fatto io per meritarmi tutta questa attenzione? Assolutamente nulla. Ho passato il tem­po seduto alla scrivania a riorganizzare la mia libreria di iTunes.
La morale dì questa storia è che se lavori duramente per costruirti un nome, non dovrai faticare ventiquattr'ore al giorno e sette giorni su sette: ci sarà una macchina efficiente che lo farà per te. Ricordate la vecchia favola della cicala e la formica? La cicala pensava che per avere il futuro assicurato bastasse scrivere un bel libro.
La formica sapeva che scrivere un buon libro era solo l'inizio e che doveva fare in modo che tutti lo conoscessero, costruendosi un marchio di fabbrica e lavorando sulla propria riconoscibilità. Aveva ragione la formica.

Creare un marchio
Ovviamente la scrittura è una parte fon­damentale del vostro marchio, ma c'è dell'altro: la vostra personalità, l'espe­rienza, tutto ciò che vi rende speciali e che fa venire agli altri la voglia di cercarvi online. Ricordate che nessuno vi può cercare se non sa della vostra esistenza. Quindi sarà molto importante capire cosa cercano le persone, così quando lo faranno troveranno voi. Il vostro scopo, se volete che qualcuno vi cerchi. su inter­net, è divertire e informare allo stesso tempo.
La vostra presenza in rete non ha nulla a che vedere con ciò che avete da vendere. E ciò che avete da offrire (pos­sibilmente gratis) che conta davvero. Ma cosa cercano i lettori?
• La complicità. Offrite ai lettori un luo­go in cui rimanere in contatto tra di loro. Sul mio blog ci sono quasi trecento post ma oltre diecimila commenti. Se anche i lettori possono scrivere, torneranno dí sicuro.
• L'esperienza. Se inserite quotidia­namente delle notizie interessanti sul vostro sito, i motori di ricerca vi classifi­cheranno sempre più in alto e metteran­no più link alle vostre pagine.
• II divertimento. Ormai lo sanno tutti: quei quattro capitoletti estratti dal libro e la biografia dell'autore non sono suffi­cienti a tenere viva l'attenzione del visi­tatore medio. Dategli più informazioni su chi siete e cosa fate, e presentatele in modo divertente. Così, oltre alla vostra scrittura, saranno incuriositi anche dalla vostra personalità. Il vostro sito non è una pubblicità e neanche una specie di antipasto per stuzzicare l'appetito. Do­vrebbe essere un posto in cui andare an­che quando voi non state promuovendo nessun libro.
• La vita reale. Voi siete degli scrittori, ed è quindi molto probabile che passiate
le vostre giornate davanti a internet. Ma di solito le persone non vivono attaccate al computer, quindi dategli un racconto da stampare e leggere a casa, oppure dei file audio o un podcast da scaricare.

Spargere la voce
Ora comincia la parte difficile: nessu­no si accorgerà di voi solo perché avete un sito aggiornato o un romanzo bril­lante in libreria. Alcuni autori possono contare su una massiccia campagna pubblicitaria, ma la maggior parte di noi deve lottare per raggiungere i suoi lettori. Ecco come:
• Trovate i siti giusti. Mettetevi alla ricerca di siti, gruppi di Yahoo!, blog e forum che i vostri lettori visiterebbero. Poi scambiatevi lìnk e parlate dì loro, così quando cercheranno quel sito troveranno anche voi.
• Partecipate. Siate esseri umani, non venditori. Non faccio mai amicizia su MySpace dicendo "sono uno scrittore, leggete i miei libri". Semmai faccio ami­cizia con delle persone a cui piacciono i miei stessi scrittori. Dopo qualche scam­bio di messaggi, la maggior parte di loro capisce che scrivo e molti finiscono per leggere un mio libro.
• Rinfrescate, rimodernate e riaggior­nate. Di continuo. Troppi scrittori ab­bandonano il loro blog dopo un anno o non aggiornano più il loro sito. O peggio ancora, smettono di cercare nuovi siti. Non dovreste mai smettere di ingrandi­re la vostra presenza su internet. Dovete cercare sempre nuove persone e nuovi siti da leggere, tornare in quelli da cui mancate da un po' e assicurarvi che il vostro valga tutte le visite.
Concentrare gli sforzi solo su internet è un grosso errore perché i vostri lettori spesso troveranno il vostro libro per ca­so, sfogliandolo in libreria o su una ban­carella. Altri sentiranno parlare di voi grazie a una recensione o a un articolo di giornale. Forse potete spendere un mucchio di soldi per trovare un agente che vi faccia ottenere più recensioni, ma dubito che sia una scelta conveniente per un nuovo autore. La cosa più efficace è viaggiare per incontrare il pubblico.
• Incontrate il vostro editore. Il modo migliore di spendere i vostri soldi è vo­lare a New York, incontrare quelli della casa editrice ed essere carini con tutti. Si fa molto dì più per qualcuno che si cono­sce di persona.
• Incontrate i vostri ammiratori. All'inizio della vostra carriera di scrittori incontrate quanti più lettori potete. An­date alle conferenze e alle fiere dei libri, e fate tante presentazioni in libreria. Stringete tutte quelle mani. Porta via un sacco di tempo e denaro ma un sorriso e una buona parola conquistano nuovi lettori.
• Fate amicizia con i librai. I librai hanno potere e influenza. Sono in grado, let­teralmente, di vendervi ad personam. Sono fondamentali nello spargere quel famigerato passaparola di cui tutti gli scrittori hanno bisogno per avere suc­cesso.
• Vendete racconti e articoli. Ho stam­pato qualche centinaio di migliaia di li­bri, ma la mia firma è stampata milioni di volte, grazie ai racconti, ai saggi e agli articoli che ho venduto a riviste e anto­logie varie. Pubblicando i vostri scritti riuscirete a raggiungere più persone in breve tempo. E poi, non c'è pubblicità migliore per un autore di un esempio della sua scrittura.
• Aiutatevi tra colleghi. Non siamo in competizione tra noi: è meglio aiutarsi tra scrittori. Unite risorse e informa­zioni. Scambiatevi contatti. Piuttosto che dire in giro quanto siete bravi, dite quanto sono bravi gli altri e quasi sicu­ramente sarete ricambiati. Sono stato invitato in molte antologie grazie a una birretta con un collega dopo una con­ferenza. Quando mi intervistano parlo degli altri e qualche volta sono io stesso che li intervisto. Più amici si hanno in questo mestiere, più si va avanti.
Siate generosi, riconoscenti, diver­tenti e leali. Non siete dei venditori. Siete degli ambasciatori della vostra scrittura.

Cicale e formiche
Tornando alla nostra favola, la formica ha lavorato duramente per costruirsi un marchio riconoscibile e le sono successe diverse cose.
La formica è arrivata a un punto deci­sivo. All'inizio cercava lettori, conferen­ze e l'attenzione dei mezzi d'informazio­ne. Ma dopo un po' i lettori e i giornalisti hanno cominciato a cercare lei, ed erano molti di più di quanto avrebbe potuto immaginare.
La formica ha capito che il passato continuava a lavorare in suo favore. I li­brai che aveva conosciuto anni prima, ì vecchi racconti nelle riviste e i post nel blog datati 2004, continuavano a por­tarle lettori.
La formica è diventata un autore da best seller e si è fatta una storiella a tre con Angelina Jolie e Catherine Zeta-Jo­nes. E che ne è stato della cicala che, nella sua beata ignoranza, non amava parlare in pubblico e credeva che bastasse solo scrivere un buon libro?
È andata a un'unica conferenza solo per lamentarsi tutto il tempo, ha fatto due presentazioni nella sua città ed è stata fatta fuori dal suo editore perché vendeva poco. E alla fine è morta.
Fate voi.

 

(Tratto dalla rivista Internazionale n° 711, del settembre 2007.)



Ja Konrath è uno scrittore dì thriller dì Chicago. Nel 2006 ha spedito settemila lettere alle librerie degli Stati Uniti per pro-muovere il suo romanzo. In Italia è uscito Whiskey sour (Alacran 2007), il primo romanzo della serie sull'investigatrice Jack Daniels. Questo articolo è uscito sul suo blog con il titolo Ants and grasshoppers.  





        
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