LETTERA A UN BAMBINO

 

Michael Krüger

 

Ti ringrazio molto per la tua lettera.
La busta, col suo fresco verde, mi è piaciuta molto,
la voglio conservare, sebbene anch’io desideri separarmi
dalle cose. Quando l’appartamento sarà pieno, dovrò morire.
La tua busta l’ho appesa alla lampada,
adesso è più scura, la carta non più bianca,
e il tuo scritto brilla: ora non posso più
dimenticare il mio nome, il mio indirizzo. C’è troppo
di tutto, dobbiamo imparare a gettare via. Ma cosa?
Quando al mattino passo dal bidone della spazzatura
mi vengono le lacrime. Ieri c’era un cappotto
sotto i resti del caffè e le bucce di patata; una manica
cui mancava un bottone, pendeva dai bordi del container.
Un vero cappotto, quello che porta la gente.
Tutto diviene storia, immondizia, quando manca un bottone,
un ridicolo bottone di plastica.
In questi giorni la grande Unione Sovietica
è caduta a pezzi e nessuno sa come si chiamino le parti,
eppure ogni parte ha un nome. Nomi belli,
che l’annunciatore alla tele, l’uomo
con la faccia tonda, balbetta. Tutti gli uomini sono ora fratelli,
per il resto rimane tutto come prima. Troppi ora
in questa lettera, pochi ieri e domani, tutto è
compresso in questo ora, condotto al punto
che conclude qualcosa. Che io possa procurarti un leone.
è improbabile. (Leone, a proposito, si scrive con n,
con un saluto alla tua maestra.) Ad ogni modo, il leone
che vive qui da me sta cercando un altro appartamento.
A volte mi porta la posta con la bocca gocciolante,
così che decifrare il mittente diviene cosa impossibile.
Scrivo comunque ancora soltanto a te. Vieni presto
a trovarmi, perché quando tu sarai grande, io sarò già
morto.

per Simon

 

Michael Krüger nasce nel 1943 a Wittgendorf, presso Zeitz, in Sassonia. Ha pubblicato diverse importanti collane di poesie nel suo paese, come Zoo (1986) , Brief nach Hause (1993) e Wetterholungen (1998). In Italia sono usciti finora qualche sua opera poetica in Poesia Novembre 2000, con traduzione di Elisabetta Niccolini, e Di notte tra gli alberi, a cura di Luigi Forti, Roma, Donzelli editrice, 2002. La poesia Lettera a un bambino è stata tradotta da Federico Italiano)

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