GUARDO PER TANTO TEMPO IL CORPO DI UNA POESIA


Ana Cristina Cesar



Guardo per tanto tempo il corpo di una poesia
fino a perdere di vista tutto ciò che non sia corpo
e fino a sentire tra un dente e l' altro
un filo di sangue
nelle gengive




In lingua originale:


OLHO MUITO TEMPO O CORPO DE UM POEMA

Ana Cristina Cesar

olho muito tempo o corpo de um poema
até perder de vista o que não seja corpo
e sentir separado dentre os dentes
um filete de sangue
nas gengivas


(Traduzione di Julio Monteiro Martins insieme ai suoi allievi di Portoghese del 3° anno di Lettere all’Università di Pisa Laura Marletti, Martina Barsanti e Sara Scatena).




Ana Cristina Cesar, conosciuta come Ana C.  è nata nel 1952 in questa città di Rio de Janeiro .
Dopo il 1968 passò un anno a Londra, fece alcuni viaggi nei dintorni e al ritorno insegnò, tradusse, scrisse canzoni, collaborò con riviste, giornali alternativi e all' antologia "26 poeti oggi", di Heloisa Buarque .
Pubblicò per la Funarte , una ricerca sulla letteratura e sul cinema, fece un master in comunicazione, pubblicò i suoi primi libri attraverso edizioni indipendenti "Cenas de Abril" e "Corrispondencia Completa" .
Dieci anni più tardi ritornò in Inghilterra, si laureò in traduzione letteraria, scrisse molte lettere e pubblicò "Luvas de Pelica" .  Lavorò per il giornali, la televisione e scrisse "A tes Pés" , Editora Atica - San Paolo 1998.
Si suicidò il 29 ottobre 1983.

 

 


     
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