I DIRITTI INUMANI

Carlo Bordini

Gli uomini nascono gregari e divisi in classi. Il gregarismo va incoraggiato e stimolato per mantenere l'equilibrio della società.

Tutti gli uomini devono essere incoraggiati a coltivare l'isterismo e la xenofobia per mantenere la struttura gregaria della società e la coesione delle classi, delle nazioni, dei ceti, dei generi, che soli possono assicurare uno sviluppo equilibrato della società umana.

Gli uomini hanno quindi il diritto di essere:

- ingannati
- picchiati
- uccisi
- perseguitati
- avvelenati
- sfruttati
- aizzati gli uni contro gli altri

indipendentemente dalla loro nazionalità, religione, razza o colore, purché questo rientri in un piano di socializzazione e di aggregazione del consorzio umano.

Tutti gli uomini hanno il diritto al mantenimento della vita e alla libertà e alla sicurezza personale, compatibilmente con le esigenze di socializzazione e di aggregazione del consorzio umano e con le esigenze dell'economia e della politica di ogni paese.

Nessuno può essere detenuto o esiliato senza una valida giustificazione (vedi punto precedente).

Tutti gli uomini hanno il diritto a coltivare le proprie illusioni, e ad evadere dalla realtà in modi ideologici, religiosi, elettronici, edonistici, pornografici, ecc., purché questi metodi siano considerati leciti dalla loro comunità di appartenenza. Gli uomini hanno diritto ad avere dei leaders e dei capi riconosciuti.

Poiché tutti gli uomini hanno il diritto a coltivare le proprie illusioni, nessuno può essere perseguitato per le proprie illusioni, tranne che per cause di comprovata forza maggiore. Nel caso si renda necessario, per il benessere del consorzio umano, distruggere le illusioni appartenenti a individui o a categorie di individui, i responsabili di questa distruzione sono tenuti a ricostruire nuove illusioni per i suddetti individui e le suddette categorie.

Gli uomini hanno il diritto di impazzire, di sgozzare i propri simili, purché questo sia giustificato in termini di convivenza umana e di equilibrio.

Ogni uomo ha il diritto, se ne ha la possibilità, di seguire i propri programmi televisivi preferiti e, nell'ambito delle sue possibilità materiali, di impiegare come vuole il proprio tempo libero, di trascorrere come preferisce le proprie vacanze e di dedicarsi agli hobby che gli sembrano più confacenti alla propria personalità.

Gli uomini hanno inoltre il diritto di sfruttare ed affamare i propri simili, se se ne dimostrano degni e se ne hanno le capacità e se la loro non è un'azione effimera ma fondata e capace di mettersi in relazione con altri nell'ambito del consorzio umano.

Gli uomini sono riuniti in fazioni in conflitto fra loro e hanno diritto di appartenervi. Ciascun uomo ha diritto di appartenere a una fazione, a un'etnia, a una religione, e ad odiare coloro che non vi fanno parte.

Gli uomini hanno diritto ad opprimere le loro mogli e i loro figli, (per esempio: a mutilare le proprie figlie) purché ciò non sia arbitrario ma sia basato su principi riconosciuti dalla società.

Gli uomini hanno diritto a condurre guerre, purché:
1. queste siano giustificate.
2. ne abbiano i mezzi e le possibilità.

Possono uccidere animali, avvelenare territori, desertificare regioni, purché questo sia fatto nell'ambito delle regole convenute dal consorzio umano e non impedisca ad altri uomini e ad altri gruppi di uomini di perseguire le stesse attività.

Possono tradire, ma a proprio rischio e pericolo: il tradimento, se non avrà successo, non sarà riconosciuto come giustificato, e sarà quindi perseguitato.

Possono falsificare la storia, purché abbiano la forza per farlo durevolmente.

Possono tenere schiavi altri uomini, purché questo non avvenga in disaccordo con altre fazioni o gruppi che tengano schiavi altri uomini.

Possono diffondere idee fanatiche.

Possono creare religioni e credenze, e, se questo non turba l'equilibrio del consorzio umano, possono combattere religioni e credenze.

Possono fingere di aiutarsi e di aiutare il genere umano.

Possono rubare, purché questo non impedisca ad altri uomini o gruppi di uomini di fare lo stesso.

Possono torturare, anche se tale azione comporta la necessità di essere giustificata con ideologie, con stati di forza maggiore, con motivi religiosi o stati di emergenza,
con esigenze fondate di mantenimento dell'ordine pubblico o, comunque, con motivi più elevati.

Tutti gli uomini possono quindi torturare i propri simili, purché questo sia giustificato dalle circostanze, dall'ideologia o dal convincimento comune.

Gli uomini hanno il diritto a uccidere i propri simili, purché ciò sia consentito dalle circostanze (mantenimento dell'ordine, guerre, rivoluzioni, pattugliamenti di polizia, conflitti etnici), o giustificato dagli obiettivi della felicità umana o da considerazioni religiose od etiche. Nel caso che azioni di massacro si rivelino confacenti ai bisogni della società e del momento, gli uomini che hanno preso parte a tali massacri possono essere considerati eroi o santi. Le loro vittime, però, hanno pari diritto ad essere considerate martiri della parte massacrata, e a considerare eroi i loro leaders o capi.

Gli uomini, di fronte agli orrori che i conflitti armati e i conflitti di interesse comportano, hanno il diritto di mantenere la loro sanità mentale. Questo loro diritto fa parte del loro più generale diritto alla felicità. Essi possono quindi:

pensare di agire per il bene dell’umanità;
autoconvincersi di essere dalla parte dei buoni;
considerare inevitabile la propria iniquità;
pensare di essere nel giusto;
obbedire passivamente agli ordini;
rimuovere le conseguenze delle proprie azioni.

Tutti gli uomini hanno il diritto di provare buoni sentimenti.


Carlo Bordini è nato a Roma nel 2 settembre 1938. E' ricercatore presso il Dipartimento di Studi storici dell'Università di Roma La Sapienza. Ha pubblicato vari volumi di poesia: Strana categoria (stampato in proprio, 1975); Poesie leggere (Barbablu, 1981); Strategia (Savelli, 1981); Pericolo (Aelia Laelia, 1984); Mangiare (Empirìa, 1995); Polvere (Empirìa, 1999). Ha curato con altri "Dal fondo, la poesia dei marginali", Savelli, 1978. Ha composto, insieme alla pittrice Rosa Foschi Patella, il libro in copia unica "Polvere", e, insieme al musicista Patrizio Esposito, "Voyage 5, e Ma($)sacro, opera pop". E’ presente in antologie, riviste e libri collettivi. È l'autore del "Manuale di autodistruzione".


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