GLI INFIMI CREPUSCOLI


Laureano Alban





Amo le cose che consumate brillano
come se i crepuscoli fossero
fermi in esse ardendo per sempre.

I bordi delle sedie raffinati
dalla devozione chiara delle dita.
I bicchieri trasparenti per servire
sorgenti distanti.
I selciati sottomessi all'ombra.
Le vesti sfilate dall'aria.

Amo la loro affaticata servitù
di diamante appagato,
la sommessa passione dei loro silenzi.

Amo la loro anima d'autunno che fu alta
e condivise gli occhi del miracolo.

Il loro modo di darci l'oblio,
senza pianto né violenza,
come una saggia prossimità che splende,
come la mano dell'amore senza nessuno.

Amo i libri vecchi
manipolati dalla luce,
i ciottoli che stanno nella mano
dove ardono paesaggi lontanissimi.

Perchè va verso l'addio la loro lenta musica,
si abbracciano all'ombra senza gemere,
silenziose come il fuoco dimenticato delle lampade
che restano sole al giungere dell'alba.

(Traduzione e introduzione di Tomaso Pieragnolo)




In lingua originale:


LOS ÍNFIMOS CREPÚSCULOS

Laureano Alban

Amo las cosas que gastadas brillan
como si los crepúsculos se hubieran
quedado en ellas para siempre ardiendo.

Los bordes de las sillas afinados
por la devoción clara de los dedos.
Los vasos transparentes de servir
manantiales distantes.
Los pisos sometidos a la sombra.
Los trajes deshilados por el aire.

Amo su fatigada servidumbre
de diamante apagado,
la sumisa pasión de sus silencios.

Amo su alma de otoño que fue alta
y compartió los ojos del milagro.

Su manera de darnos el olvido,
sin llanto ni violencia,
como una sabia cercanía brillando,
como la mano del amor sin nadie.

Amo los libros viejos
manoseados por la luz,
los guijarros que caben en la mano
donde brillan paisajes lejanísimos.

Porque va hacia el adiós su lenta música
se abrazan a la sombra sin gemir,
callando como el fuego olvidado de las lámparas
que quedan solas al llegar el alba.



(Poesia tratta da "Herencia de Otoño".)







Laureano Alban è nato a Turrialba, in Costa Rica, nel 1942. Ha studiato Filologia e Linguistica all'Università del suo paese e si è laureato a New York. Ha avuto diversi incarichi diplomatici a Madrid, New York, Israele ed è stato presidente di importanti associazioni di scrittori costaricani. E' autore di varie opere di creazione e investigazione letteraria, tra le quali il "Manifesto trascendentalista", editato nel 1979 con poeti della sua generazione come Julieta Dobles (che fu sua moglie per 37 anni), Carlos Francisco Monge e Ronald Bonilla, nel quale si afferma che la poesia è una rivelazione essenziale e continua della realtà, il veicolo più idoneo per esprimere integralmente l'esperienza trascendentale dell'uomo. Con i suoi libri ha ottenuto i principali premi letterari spagnoli; il premio Adonais (1979, "Herencia de Otoño"), il premio di Cultura Ispanica (1981, "El viaje interminable"), il premio ispanoamericano Juan Ramon Jimenez (1982, "Geografía invisible de America), il premio Internazionale di Poesia Religiosa di Burgos (1983, "Aunque es de noche") e il premio biennale di poesia Provincia di Leon (1983, "Autorretrato y transfiguraciones"). Molta parte del suo lavoro poetico è basato sull'identità del punto di vista dei popoli ispanici, attraverso il quale cerca di esprimere le misteriose trasfigurazioni della materia e dello spirito, mescolati nel fiume eracliteo dell'incessante divenire. Nel 2006 ha ottenuto il premio Nazionale di Cultura Magón, il riconoscimento più importante dato dal governo del Costa Rica per una vita dedicata alla cultura.




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